Dirsì Sì e festeggiare il proprio matrimonio durante la fase 3 è di nuovo possibile in molte regioni. Ovviamente ci sono delle regole da seguire, ma si tratta di piccole rinunce per un’emozione sicuramente grande.
Matrimoni della fase 3: in quali regioni è già permesso celebrarli e festeggiare?
Mentre rimangono col fiato sospeso i futuri sposi di Sardegna, Basilicata, Marche e Trentino Alto Adige, in molte regioni è già permesso dirsi (di nuovo) Sì:
- Campania (dall’08/06/2020)
- Sicilia
- Puglia
- Lombardia
- Piemonte
- Toscana
- Lazio
- Emilia Romagna (dove sono consentiti persino i balli ma solo all’esterno e mantenendo una distanza interpersonale di almeno 2 metri)
- Umbria
- Liguria
- Veneto
- Calabria
- Valle d’Aosta
- Molise
- Abruzzo
- …e sì, anche Friuli Venezia Giulia!
Matrimoni della fase 3: vediamo in dettaglio le regole…e i nostri consigli
Mascherina sì o no?
La mascherina rimane obbligatoria per tutto il personale di servizio, fino alla fine del banchetto. Nei luoghi chiusi, va indossata anche dagli invitati, anche se ovviamente a tavola è consentito toglierla.
Potete regalare ai vostri ospiti delle mascherine personalizzate, con le vostre iniziali e la data: di sicuro sarà un gadget utile e che non dimenticheranno!
Il consiglio Le Petit O
E i guanti?
Sono ovviamente obbligatori per il personale, ma non per gli invitati. E’ d’obbligo però lavare spesso le mani ed utilizzare soluzioni idroalcoliche o gel: per questo sarà importante disporre nella location di appositi punti per l’igienizzazione delle mani.
Create dei punti strategici ma curati, mettendo i gel in contenitori graziosi che ben si armonizzino con lo stile del vostro matrimonio (cestini, cassettine di legno, scatole di latta) e decorando l’angolo con fiori e magari un cartello di indicazione, con un messaggio simpatico per gli ospiti.
Il consiglio Le Petit O
Distanziamento nei matrimoni della fase 3
I matrimoni sono fatti di vicinanza e abbracci, ma in questo momento particolare, voi ed i vostri ospiti dovrete trovare altri modi per manifestare affetto e felicità.
La regola numero uno per poter, infatti, celebrare nuovamente i matrimoni è non creare assembramenti. Oltre al momento della cerimonia, in cui bisogna attenersi alla regola di distanziamento tra sedie e banchi, attenzione, anche a tutti i momenti in cui accalcarsi attorno agli sposi è normale, come ad esempio il lancio del riso.
Per non dover rinunciare a questa bellissima tradizione, abbiamo due suggerimenti. Nel caso il vostro sia un rito simbolico all’aperto, il nostro suggerimento è quello di predisporre i sacchetti o i coni riso già su ciascuna seduta, in modo che gli invitati non debbano accalcarsi per prenderlo e possano lanciarvelo man mano che passate tra loro. In caso di rito in chiesa, consigliamo sempre di predisporre in anticipo il riso sui banchi, ma di limitarne la quantità in modo che meno persone lo abbiano a disposizione per il lancio e non si creino assembramenti fuori dalla chiesa.
Confrontatevi comunque con la diocesi per capire se il lancio del riso è attualmente consentito: per alcune non lo è.
Il consiglio Le Petit O
Registro degli invitati
Probabilmente la location vi chiederà un elenco completo dei partecipanti al matrimonio (compreso lo staff), che conserverà -secondo quanto prescritto- per 14 giorni dalla data dell’evento. E’ bene che ne conserviate una copia anche voi per 14-30 giorni.
Se non vi avvalete di un wedding planner (che se ne occuperà al posto vostro), questa è una buonissima occasione per richiamare tutti e confermare le presenze. Preparate poi l’elenco e mandatelo al team 15-7 giorni prima del matrimonio, sarà utile anche per confermare al catering il numero di coperti effettivi e, se non lo avete ancora finalizzato, per il tableau.
Il consiglio Le Petit O
Buffet…addio!?
Sicuramente sarebbe stato difficile rinunciare ad uno dei momenti più amati di ogni matrimonio, per cui via libera al buffet, ma con alcune chiarissime regole:
- solo il personale di sala può servire agli invitati il cibo (vietato per tutti i non addetti toccare quanto esposto)
- ci si può servire da soli solo nel caso il cibo sia confezionato o servito in appositi monodose
- si deve indossare la mascherina nei casi non si possa mantenere il metro di distanza
Banchetto: come funziona il servizio al tavolo?
Tenendo conto che, se il tempo lo permette, è consigliato avvalersi di spazi esterni come giardini, corti e parchi, il servizio al tavolo ha una sola regola fondamentale: mantenere il metro di distanza tra ciascun commensale.
Nel caso in cui abbiate scelto un tavolo imperiale, il catering darà più spazio ai singoli coperti e probabilmente sarà necessario avere qualche tavolo in più per rispettare la giusta distanza. Chiedete al team se, alla luce di queste regole, questa disposizione può essere mantenuta o sarebbe meglio optare per i tavoli divisi: vi consiglieranno come gestire lo spazio al meglio e rendere la permanenza al tavolo il più piacevole (e vale forse la pena di dire “normale”) possibile. Per quanto riguarda invece i tavoli tondi, sarà necessario prevederne un numero maggiore, con minore numero di commensali.
Oltre a considerare un percorso di entrata ed uscita in sala per agevolare il flusso degli invitati ed evitare assembramenti, valutate se la disposizione a tavola prevista prima del Covid-19 è la migliore che potreste avere anche ora: potrebbe essere più semplice, formare tavoli tra i famosi congiunti per ottenere un’atmosfera sicuramente più rilassata per tutti.
Il consiglio Le Petit O
E la musica dal vivo?
Potrà essere suonata ma se si tratta di una band, ci si dovrà assicurare che tra i membri si mantenga la distanza. Meglio ancora poi se le performance verranno svolte all’aperto.
…e i balli?
Per scatenarsi in pista si dovrà attendere ancora un po’ (almeno fino al 14 luglio 2020): i balli sono per ora permessi solo in Emilia Romagna, purchè si svolgano all’esterno e si mantengano 2 metri di distanza.
Dal momento che non sarà possibile ballare, valutate forme di intrattenimento alternativo per i vostri ospiti, in modo che il party non si concluda troppo presto e tutti si divertano comunque.
Il consiglio Le Petit O
Cosa ne pensiamo noi dei matrimoni della fase 3?
Onestamente: non vedevamo l’ora di rimetterci all’opera, ma non per questo, abbiamo affrettato i tempi e, in molti casi, specialmente in nozze in cui la gran parte degli invitati (e magari anche gli sposi) vivono all’estero, abbiamo consigliato comunque di posticipare.
Siamo ancora convinti di avere fatto la cosa giusta.
Con grande emozione, supporteremo alcune coppie a dirsi Sì durante questa fase 3 e non vediamo l’ora di mostrarvi i loro momenti migliori e la loro (e anche nostra) felicità: sarà un inno all’amore e alla vita…per tutti.
Nel frattempo, se siete curiosi, here potete guardare alcuni dei nostri lavori passati.